Buon giorno a
tutti, torniamo a parlare di cose serie, quindi non di certi blog razzisti, e
parlare di cose serie significa fumetti ed in Italia fumetti significa Bonelli,
Panini e poco altro; in realtà il poco altro è moltissimo, ci sono una miriade
di case editrici piccole e piccolissime, qualcuna addirittura ricorda le
aziendine a carattere familiare che fanno tanto Italiano che vivacchiano alla
bell’è meglio pubblicando quando possono, a titolo di esempio cito la Nova
Express che dopo quasi un anno di silenzio ora si accinge a pubblicare, lo
spero, il terzo volume della “Storm Collection”, il sesto di “Lefranc” ed il
terzo di “Dan Dare”, come si vede in tutti e tre i casi siamo davanti a Fumetti
con la maiuscola ma purtroppo ogni volta che la Nova Express pubblica qualcosa
si devono incrociare le dita e sperare che ci saranno uscite successive, casi
come questo ce ne sono a bizzeffe e citarli tutti o solo una parte riempirebbe
il post quindi sorvoliamo, ma ricordiamoci di quanta importanza hanno e
sosteniamole acquistando i loro prodotti, che senza di loro non avremmo, o
qualcuno pensa di poter fare a meno di Lefranc? Se qualcuno lo pensa lasci
perdere i fumetti e si metta a collezionare buste di plastica usate, quello è
il suo campo….
La Panini versa
in cattive acque, e non da oggi, la divisione fumetti ha un debito monstre, che alla fine del 2015 era di oltre 110 milioni di euro, in costante crescita, oggi siamo molto ma molto oltre quella cifra, che
rischia seriamente di affossarla; è in corso una specie di gioco delle tre carte sui passaggi di proprietà che al momento non sono molto chiari ma restate sintonizzati perchè secondo me ne vedremo delle belle; la gestione sconclusionata di M.M. Lupoi sta portando la divisione fumetti della Panini allo sfascio totale ma nessuno sembra/va accorgersene, tuttavia direttamente o
indirettamente ha sostanzialmente il controllo della Bonelli e della Astorina, quest'ultima avviata ad un triste declino pure lei, nel caso della Bonelli la prova è la presenza di un suo plenipotenziario accanto allo
smidollato Davide Bonelli nell’omonima Casa Editrice; Simone Airoldi è al
vertice della Bonelli da alcuni mesi ma la sua presenza agli osservatori esterni
è apparsa quasi impalpabile anche se è sua la decisione di rivedere il piano
editoriale della serie Orfani trasformando la quarta annata di questo
sfortunato fumetto in due miniserie che complessivamente sono metà albi di
quelli previsti, ne seguirà un’altra già prevista, e per ora confermata, sesta
serie; è il segreto di Pulcinella quello dell’interesse Panini per la Bonelli,
la liquidità di quest’ultima fa gola ai maestri delle figurine, servirebbe a
ripianare molta parte del debito, e le banche, Unicredit, spingono in tal
senso, analizziamo i fatti noti e meno noti: la Bonelli è un’azienda solida,
alla faccia dei soliti blog gestiti da Corvi che non sanno leggere un bilancio,
l’anno fiscale 2015 si è chiuso in grosso attivo, nonostante una grossa uscita
servita a coprire i costi di acquisto dei diritti di Zagor che erano ancora in
mano agli eredi Ferri, e ricordo che questa acquisizione taglierà nella voce “uscite”
costosissime Royalties che non dovranno ma più essere pagate, e non è niente male direi, ma la cosa ancora più importante è che la Bonelli ha un plafond di oltre
40 milioni di euro e neppure un euro di debiti, e vi pare poco? Tutte ma
proprio tutte le aziende, non importa di che ramo, si reggono sui debiti, la
Bonelli invece sta in piedi da sola, lo dico su quasi ogni post, con tutto
quello che si può e si deve criticare quando serve, la Bonelli è al momento l’unica
Casa Editrice sana che ci sia in Italia, e forse non solo in Italia, che poi commetta
errori è un altro discorso ma al momento se li può ancora permettere; resta il
problema della gestione, che appare improvvisata, alcuni autori fuori di testa,
altri convinti di essere al centro del mondo, ed altri ancora che andrebbero
ridimensionati, problemi che si dovrebbero risolvere a breve, la giubilazione
di RRobe dalla guida di DYD è confermata, questione di mesi, e con lui
probabilmente saranno accantonati molti della sua “scuderia”, ma cosa ancora
più importante i compensi, mostruosi ed ingiustificati, sono in corso di
revisione, tutti i contratti di collaborazione sono al vaglio dell’amministrazione,
ed i mugugni in seno alla Bonelli arrivano fino in strada, ma era l’unica
strada percorribile e già da tempo pare che Airoldi ci lavorasse, ora i nodi
sono al pettine ed è possibile che nei prossimi mesi, direi 12/18 mesi,
assisteremmo anche a uscite clamorose dalla “Nostra”…ora però vediamo l’andazzo
e vi ricordo che questi dati vengono dalla Bonelli ma non mi sono ancora stati
confermati dai distributori, quindi l’attendibilità è alta ma non assoluta, perché
da dentro, come mi conferma il mio amico, si tende sempre a far trapelare dati,
seppur di poco, superiori a quelli reali:
TEX: Stabile o quasi, siamo intorno alle
155.000/159.000 a seconda del mese in questione la quota 160.000 sembra ormai
essere persa per sempre; ovviamente si parla della serie ammiraglia e non si
tiene conto delle varie ristampe, il dato annuo fa quasi 2 milioni di copie
vendute, dato non lontano dal celebrato “Asterix” uscito alcuni mesi fa in
Francia, e chissà quanto ci vorrà per avere il prossimo, quindi quando si
confrontano certe cifre si tenga conto di tuto il quadro please
DYLAN
DOG: Quota 90.000 è stata
abbandonata da un pezzo, siamo intorno a 88.000 forse qualcosa in meno, il
fumetto è lacerato dalle polemiche, il web scopia di insulti fra lettori, veri
o presunti, i ban si susseguono a seconda del sito e nonostante le recensioni
fatte dai soliti incompetenti in cerca di legittimazione, sono ormai
considerate per quello che sono: esercizi di grammatica senza importanza. Il
fumetto qualitativamente è in caduta libera e sinceramente non vedo come
potrebbe essere altrimenti viste le "firme", un cambio di rotta è imminente e necessario ma
dubito porterà benefici perché secondo me, e non sono l’unico a pensarlo, DYD
non ha più niente da dire e purtroppo non è l’unica testata in queste
condizioni
JULIA: Intorno alle 26.000 copie quasi come
quello precedente, il che significa che il fumetto tiene, nonostante io lo
trovi più noioso di un film Cecoslovacco, ho smesso di prenderlo molti mesi fa e davvero non mi manca, ma a quanto pare c’è ancora
qualcuno che lo adora e quindi il risultato è un dato buono per la Bonelli che certo apprezzerà…calma
piatta quindi per l’androgina ed algida detective.
NATHAN
NEVER: 23.000 copie, il mio
amico mi aveva detto di non aspettarmi granchè dalla paventata “Guerra delle
Macchine”, e aveva ragione, frettolosamente chiusa dopo 3 numeri, dopo mesi e
mesi di preparazione l’hanno chiusa in quattro e quattr’otto, anche se pare che
ci saranno strascichi nei mesi a venire, vedremo, io personalmente ho preso i
tre numeri della saga i li ho trovati illogici, sconclusionati e peggio del
peggio, prevedibili, averli per giunta infarciti del solito concetto delle
realtà parallele me li ha resi insopportabili, magari anche qui arriveremo all’evento
saga della DC degli anni 90 “Crisis of the Infinite Earths” che poi alla fine
stravolse ben poco vista la DC di oggi. La serie non è data in chiusura, 30
sceneggiature pronte, ma non riesce più a riprendersi, tutte queste guerre
assomigliano ai vari “Rebirth” tanto cari alla Marvel, ed alla Panini, ma che
in Italia non danno frutti, il finale è già scritto, e pubblicato, diamoci un
taglio e ciao ciao.
ZAGOR: 25.000 copie, scende lo Spirito con la
Scure, e come potrebbe essere altrimenti? Dopo aver visto all’opera Barison nel
numero in edicola chi dovrebbe aver voglia di comprarlo? E dal prossimo numero
non c’è più nemmeno la copertina di Ferri, è proprio vero Zagor è moribondo ma
non morto tranquilli, sono al momento pronte almeno 50 sceneggiature il
garantisce al fumetto ancora lunga vita, io però ho smesso da un pezzo di
prenderlo, e di certo non cambio idea, è diventato illeggibile ed ora anche
inguardabile
DRAGONERO: 23.000 COPIE, osanna!!! Dato
migliorativo dall’ultimo rilevamento, la serie regge ed è in ripresina, durerà? Pronte almeno 30 sceneggiature, quindi lunga vita a Dragonero ed a Enoch che lo
guida magistralmente, in uscita il secondo Magazine, già prenotato all’edicola,
e voi?
DAMPYR: 18.000 copie, scende che è una bellezza,
io ho smesso di comprarlo col N° 197 messa in vendita la collezione su ebay e
piazzata una settimana fa, venduta senza rimpianti ad un prezzo appena
accettabile ma ormai era solo uno spreco di spazio, non ha più niente da dire,
come DYD del resto, che lo continuano a fare? Boselli ci mette impegno ma il
personaggio è trito e ritrito ed io non avevo più voglia manco di leggerlo
figuriamoci di buttarci soldi, una copia persa dalla Bonelli che lo chiuda e
basta
MARTIN
MYSTERE: 15.000 copie,
nessuna variazione rispetto alla precedente rilevazione, ma ricordiamoci che è
un bimestrale ed il dato per essere confrontabile dovrebbe essere preso in un
lasso di tempo più ampio, la testata è vitale, mai come in questo periodo
fervono le iniziative: è appena partita la CSAC, prezzo maggiorato a 7,90 ma
comunque da prendersi, a Novembre parte la serie delle avventure del giovane
BVZM, a colori e scusate se è poco, e sempre a Novembre il nuovo “Storie di
Altrove”, le mie paure al momento sembrano fugate, alla Bonelli stanno mantenendo
le promesse e questo è un bel vedere, sosteniamo questa colonna Bonelli, se lo
merita
ORFANI 17.000 copie, continua a scendere alla
media di 3/400 copie al mese, mi meraviglio che ancora venda, è un insulto al
buon senso ed al portafogli, quando il mio amico mi ha confermato la sua
prosecuzione mi sono messo le mani nei capelli cercando una risposta razionale
a questa scelta, ma non l’ho trovata; chiariamo una cosa io non ce l’ho con
Orfani ce l’ho con lo spreco di soldi e risorse, ormai sanno che il fumetto è
un flop, perché continuare a farsi del male? Mah…
LE
STORIE 14.500 copie piccola
discesa anche qui, ma una buona notizia, non chiuderà nel 2017, ma nel 2018 e
il motivo è nel non buttare molte sceneggiature già pronte, è una testata che
seguo, mi piace l’aspetto che hanno i dorsi nella mia Biblioteca, mi piace meno
leggerli, specie gli ultimi, ma ce ne sono molti, che li ho letti anche più di
una volta, è una serie con alti e bassi che si potrebbe anche comprare
lasciando dei vuoti e scegliendo gli autori più graditi ma il collezionista
accanito non sopporta i vuoti e così…da una costola di questa serie è prevista
un’altra mini serie dedicata a “Mercurio Loi”, il 28 della serie; non la trovo
una buona idea, anzi a dirla tutta mi pare una gran cazzata, una delle tante
degli ultimi tempi, speriamo ci ripensino, questo Mercurio Loi ha la
personalità di un sedano ed anche lo stesso aspetto, ripensateci per favore!!!
MORGAN
LOST Dato non pervenuto, o
meglio il mio amico mi ha detto “chiaramente” che quello che uscirà dalla
Bonelli è gonfiato, non so cosa significhi, di sicuro Chiaverotti, un altro
sedano per intenderci, ha scritto 25 storie e siamo fermi a quelle, nessuno sta
scrivendo niente, dovrebbe chiudere quindi a breve, un dato non ufficiale,
ripeto non ufficiale, dovrebbe essere sulle 16.000 copie ma la Bonelli potrebbe
far trapelare 20.000, c’è un qualche motivo a me ignoto, che spinge questa
serie è come se volessero farla sopravvivere a dispetto dei santi, e forse alla
fine solo loro, i Santi appunto, la compreranno
Questo il quadro,
solo da aggiungere che “UT” ha chiuso a 8.000 copie, record negativo in tutta
la storia della Bonelli, ma, per certi versi non del tutto negativo è il quadro globale, dati di
bilancio buoni, vendite semi-stabili, conti in ordine e politica di revisione
dei costi avviata, direi che c’è spazio per l’ottimismo ed anche per le polemiche
che non mancano mai, ma alla fine quello che conta è che i fumetti che tanto
amiamo continuino ad uscire poi se vogliamo polemizziamo, scanniamoci
virtualmente ma compriamo, sosteniamo e proviamo anche a tornare a sperare che
certi personaggi che oggi stanno portando sconquassi vengano molto presto
allontanati, in ogni azienda che si rispetti chi sbaglia paga, e nel campo dei
fumetti di solito chi sbaglia ti fa perdere soldi, e se i soldi sono tuoi non
puoi non incazzarti, alla Bonelli pare che stiano cominciando a capirlo, gli
autori strapagati presto non lo saranno più la politica dei prezzi di testata
bassa, che tanti danni ha fatto negli anni andati, è stata sostituita da quella
dei prezzi che devono sostenere i costi e questo allontana i lettori, che
sempre più si rendono conto che gli autori della Bonelli sono strapagati, in
altre parole “Io ci sto a sostenervi ma voi fatevi anche i conti in casa” e
perciò mi sono seduto sul greto del torrente, so già che a breve vedrò passare
il “cadavere” di Recchioni seguito a ruota da quelli di Chiaverotti e della Barbato,
e non mi dispiacerebbe veder passare pure quello di Sclavi
Che la Forza sia
con voi
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